ARTE CLASSICA

ARTE CLASSICA


Avete un parco, un giardino, una grande sala? Volete impreziosirli con una scultura in marmo bianco realizzata con antiche tecniche artigiane?


La riproduzione di opere classiche attraverso la tecnica del 'riporto a punti' col pantografo, risale ai tempi dei romani, appassionati collezionisti di sculture greche, che con esse adornavano le proprie dimore.


Il pantografo, nella sua lenta e precisa esecuzione, consente alla mano dell’artigiano di instaurare un dialogo prezioso con la pietra.


Questa tecnica è praticata ogni giorno nel nostro laboratorio, con grande passione e soddisfazione!


Dalla piccola statua che illumina la vostra sala attraverso l’armonia delle sue forme, alla grande figura che abbellisce le vostre corti e i vostri giardini, la riproduzione in scala porta in sé l'eco dell'artista che ha concepito l'opera, e il valore di mestieri quasi dimenticati.


Siete attratti da questo tipo di manufatti, così ricchi di valori estetici, di armonia, e di equilibrio? Contattateci!


La purezza del Marmo di Carrara, nei suoi elementi cristallini formatisi attraverso processi geologici primordiali,  garantisce  a queste opere il valore di assoluta unicità.

1777, Jean-Antoine Houdon(1741-1828), Busto infante francese Louise Brongniart figlia dell'illustre Architetto Neoclassico Alexandre-Thèodore Brongniart(1739-1813) riproduzione in marmo statuario puro (cm50x25x18). Insieme a quello del fratello Alexandre, anche lui ritratto dallo scultore, sono ritenute le terracotte del Louvre, dove sono esposte; e una variante della bimba di 5anni è esposta anche al Metropolitan Museum's di New York.

Aristide de Ranieri(1865-1929), nato a Viareggio, originario di Querceta. Addestratosi nelle botteghe di Pietrasanta e Carrara, proviene da una dinastia di scultori di marmo. Aprì a Parigi nel 1893un laboratorio di sculture e ceramica dove creò le sue opere in stile Art Noveau. Membro d'onore della Society of French Artists nel 1899.   Qui riproduzione del bronzo Donna con fiore  in marmo statuario (cm64x20x19).

Pietro Tacca (1577-1640) Cinghiale commissionato in bronzo da Cosimo II de Medici nel 1612, derivante da una copia romana di un marmo ellenistico, originale che si trova agli Uffizi. Attorno al 1640 l'opera fu trasformata in una fontana sotto la Loggia del Mercato Nuovo a Firenze. Del "porcellino" esistono copie in Belgio, Australia, Ecuador. Una si trova qui a Carrara, come questa riproduzione in scala in marmo bardiglio (cm62x53x38).

Antonio Canova (1757-1822), massimo esponente del Neoclassicismo, qui la celebre scultura che ritrae la sorella di Napoleone Bonaparte, innalzata a dignità di Dea con il pomo della vittoria in mano, Paolina Borghese come Venere Vincitrice (1804-1808), esposta nell'omonima Galleria a Roma. Per questa riproduzione in scala  è stato usato un marmo bianco statuario cosiddetto Michelangelo (cm44x29x16) e base di marmo bardiglio(cm41x15x8).

Il David di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), scultura realizzata in marmo bianco di Carrara tra il 1501 e il 1504, capolavoro della scultura mondiale, è uno degli emblemi del Rinascimento nonché simbolo di Firenze e dell'Italia all'estero. Qui sopra è stato da noi riprodotto in creta proporzionalmente "a occhio" e successivamente realizzato un calco per ottenere il gesso pronto per la riproduzione in scala su marmo, misure cm59x22x16.

Christophe-Gabriel Allegrain(1710-1795), allievo e assistente del celebre scultore Jean-Baptiste Pigalle, qui alcuni particolari della realizzazione in marmo e due foto del modello (cm68x31x23) per riprodurre la nota Venere Allegrain. Ogni punto che determina il volume della scultura, da quelli più esterni a quelli più interni, si ottiene in marmo attraverso il Pantografo. Questo è un sistema di braccia di ottone snodevoli, ancorato a una croce, struttura di legno concepita per riportare i tre punti X,Y,Z da modello a marmo, i cosiddetti capopunti che creano la tridimensione. Una volta preso un punto sul modello con il braccio cursore, si deve togliere con scalpello e frese tutto il marmo fino a raggiungere il segno che indica il puntatore. 

Torso Gaddi Uffizi di Firenze, marmo frammentario scavato a Roma e proveniente dalla collezione Gaddi.  Copia di un prototipo del II secolo a.C. parte di un gruppo scultoreo composto da un Centauro giovane, muscolatura possente, libero ed esuberante, ed uno anziano cavalcato da un amorino che lo colpiva con la frusta.  Il gruppo formava una metafora erotica legata alle diverse conseguenze dell'amore in età giovanile o avanzata, la presenza dell'amorino raffigura il potere di Eros capace di domare anche gli orgogliosi centauri.

La tensione dinamica data da una presumibile postura con le braccia legate dietro la schiena e il modellato molto rifinito mettono l'opera in relazione con la Scuola di Pergamo, definita "barocca" per i suoi virtuosismi.

Disponibili copie in marmo statuario, dimensioni come l'originale (90x65x38 cm) o scala 1:2 (45x32.5x19 cm).

L'Ercole Farnese è una scultura ellenistica in marmo di Glicone di Atene databile al III secolo d.C. custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.   Essa risulta essere una copia dell'originale bronzeo creato da Lisippo nel IV secolo a.C.   L'eroe personificava il trionfo del coraggio dell'uomo sulla serie di prove poste dagli dèi gelosi.  A lui, figlio di Zeus, era concesso di raggiungere l'immortalità definitiva.  Nel periodo classico, il suo ruolo di salvatore dell'umanità era stato accentuato, ma possedeva anche difetti mortali come la lussuria e l'avidità.

L'interpretazione che ne diede Lisippo rispecchiava questi aspetti della sua natura mortale e fornì all'eroe un ritratto al quale si guardò per il resto dell'antichità: Ercole, stanco al termine delle fatiche,  si riposa appoggiandosi alla clava,  tenendo con la mano destra, dietro la schiena, i pomi d'oro rubati alle Esperidi.

La statua è alta 317cm, questa nostra riproduzione in marmo statuario di Carrara è il particolare della testa a grandezza originale cm70x50x40.  L'opera è interamente fatta a mano.

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